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Come sconfiggere un violino e uscirne sani di mente. Che cosa si può imparare dagli usi dei suonatori in Valle Savena

Autore Placida Staro
Collana per archi
Dimensioni 17×24, pp. 209
Anno 2016
ISBN 9788870968538

Nella valle del fiume Savena, in provincia di Bologna, fino a pochi anni orsono suonavano un centinaio di violinisti, eredi della tradizione del concerto d’archi. In questa zona ancora oggi la pratica musicale è invasiva della vita sociale. Ricerche sulla tradizione musicale e coreutica della Valle Savena sono state svolte da Gaspare Ungarelli nel XIX secolo, quindi da differenti autori a partire dal 1975 fino ad oggi. La novità di questo contributo sta nel rendere pubbliche riflessioni interne sul processo di trasmissione della cultura etnocoreutica e della prassi sonora. L’espressione sonora come effetto di un progetto motorio, l’uso della polifonia vocale e strumentale, la complementarietà e la polifunzionalità dei ruoli, sono le chiavi della trasmissione di quella cultura coreutico-musicale e delle sue prassi strumentali. Le tappe del percorso di formazione tradizionale alla pratica strumentale che oggi, probabilmente, chiameremmo metodo induttivo di tipo olistico – sono state trasposte dagli anni Novanta nella pratica didattica della Piccola Scuola di Musica della Valle del Savena “Riccardo Venier” di Monghidoro. La giovane generazione – classi di età 1980 – 2000 – di suonatori in Valle Savena percorre oggi un percorso di presa di coscienza e addestramento personale derivato dalla forma antica di pensiero e di organizzazione simbolica della socialità e dell’espressione.