L’orto dell’esperidi Visualizza ingrandito

L’orto dell’esperidi

Musici, attori e artisti nel patrocinio della famiglia Bentivoglio (1646-1685)

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Autore Sergio Monaldini
Collana ConNotazioni
N. 5
Dimensioni 17×24, pp. ix+722
Anno 2001-2020
ISBN 9788870962246

Se Ferrara riuscì a mantenere un ruolo di rilievo nel panorama teatrale e musicale italiano del XVII secolo, nonostante la perdita della corte ed il progressivo declino delle fortune municipali, ciò fu dovuto in gran parte alla presenza di alcuni esponenti della nobiltà locale, che seppero assumersi e proseguire assai degnamente la prestigiosa eredità culturale estense. Un ruolo preminente ebbe in ciò la famiglia Bentivoglio, nella quale l’attività mecenatesca costituì una sorta di tradizione familiare, coltivata con una costanza ed un dispendio di mezzi che in qualche caso pare addirittura sproporzionato alle sue pur non trascurabili potenzialità economiche. Divisi equamente secondo l’uso del tempo tra la carriera militare ed ecclesiastica, più volte chiamati a ricoprire  incarichi di primo piano nel governo della loro città, i Bentivoglio seppero sfruttare la loro competenza in campo musicale e teatrale come strumento di una accorta politica di immagine, per guadagnare prestigio ed annodare vincoli con la migliore aristocrazia italiana del tempo e con le varie corti europee. Ben nota è sotto questo aspetto la figura di Enzo Bentivoglio, tra i principali animatori a Ferrara dell’accademia degli Intrepidi, cultore di spettacoli cavallereschi, protettore di importanti musicisti e riferimento fondamentale delle compagnie comiche professionistiche nella ‘piazza’ ferrarese. La sua fama tra gli studiosi è legata in particolare all’essere stato protagonista di uno degli episodi topici della storia dello spettacolo primo-seicentesco italiano: la costruzione e l’inaugurazione del teatro Farnese di Parma.