Hector Berlioz e il suo tempo Visualizza ingrandito

Hector Berlioz e il suo tempo

Autore Visentini, Olga
Collana Musica Ragionata
N. 19
Dimensioni 17×24, pp. XV+1685, 2 tomi, 18 tav. ft.
Anno 2010
ISBN 9788870965933

Tra gli anni Venti e i Trenta dell’Ottocento, Berlioz, sfidando le regole, dall’orizzonte francese guardò oltre confine e assorbì, dal suo punto di vista meno condizionato, Weber e Beethoven, sovrapponendoli a Gluck e alla tradizione dei piccoli musicisti dell’età rivoluzionaria da cui proveniva. Lo fece prima di chiunque altro, applicando le sue scoperte su ritmo, melodia, armonia e orchestrazione. I modelli presero delle forme inaspettate e aprirono a nuovi orizzonti per i suoi successori. Il suo decorativismo, derivato da una concezione antica del comporre lacerata dalla modernità della pulsione, è ancora più evidente se si confronta il solido stile architettonico di compositori di altra provenienza, come Verdi e come Wagner, con le costruzioni di Berlioz, fatte di angoli sfiancati, di ripostigli, di stanze segrete, di passaggi celati, di scale a chiocciola: una moltitudine di piccoli sentieri risplendenti e dorati che sembrano condurre all’isola felice e tranquilla dell’immaginazione. Éminemment français, certamente. Ma soprattutto eminentemente moderno.

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