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Improvvisare Beethoven

Autore Davide Amodio
Collana per archi
Dimensioni 17×24, pp. 209
Anno 2012
ISBN 9788870967203

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L’improvvisazione, al tempo di Beethoven era praticata abitualmente. Tale arte permetteva, non solo di eseguire cadenze e abbellimenti all’impronta, ma anche di eseguire interi preludi o piccoli brani musicali. Ciò significava che la composizione e la sua esecuzione erano simultanei. Un esecutore esperto nell’arte dell’improvvisazione, pur eseguendo non più e non meno delle note scritte, ha tuttavia un modo di eseguire molto più versatile ed efficace di chi non conosce e non pratica tale arte. Per questo eseguire oggi Beethoven (come qualsiasi autore del passato) e i suoi contemporanei non dovrebbe mai prescindere dall’improvvisazione, prezioso strumento di conoscenza, secondo le regole e l’estetica relative al compositore e a tutto il periodo storico-geografico. Questa pratica infine rende ogni concerto unico e soprattutto il più possibile “fedele” all’intenzione principale di ogni autore: persuadere l’uditorio. Abbiamo, inoltre, riportato i nostri esperimenti pratici, in particolare nell’incisione della sonata a Kreutzer di L. v. Beethoven, una sonata di Ferdinand Ries, e una dello stesso R. Kreutzer, in cui è stato possibile non solo inserire cadenze, variazioni e abbellimenti, ma anche eseguire e interpretare le intere sonate con lo spirito dell’improvvisazione.