I nuovi "mondi" di Albert Simon: ipotesi per un'altra tonalità Visualizza ingrandito

I nuovi "mondi" di Albert Simon: ipotesi per un'altra tonalità

Autore Antonio Grande
Collana Rivista di Analisi e Teoria Musicale
Dimensioni 17×24, pp. 128
Anno 2013
ISBN 9788870967401

L’opera del teorico ungherese Albert Simon (1926-2000) – musicista assai poliedrico, direttore d’orchestra e analista – rimane ancor oggi inedita. Di lui si è occupata di recente la musicologia tedesca con un libro di Bernhard Haas, che fu suo allievo, e con numerosi contributi pubblicati sulla rivista «Zeitschrift der Gesellschaft für Musiktheorie». Il saggio presenta le linee essenziali della teoria di Simon – una Nuova Tonalità multicentrica basata su Campi di Note (Tonfelder) – nell’ampio scenario della teoria musicale occidentale. L’obiettivo è discutere la legittimità di forme descrittive e interpretative nate nell’ambito di una “prima pratica” della tonalità rispetto a un repertorio (come quello del romanticismo) ormai strutturato su una sua “seconda pratica”. Ciò anche nella convinzione che uno sguardo teorico ha il potere di far nascere o scomparire gli “oggetti” di cui si occupa: essi infatti – nel senso di Foucault – non preesistono alla teoria, ma ne sono dirette emanazioni. Oltre a discutere alcune analisi riprese dalla bibliografia di area tedesca, l’articolo approfondisce le potenzialità di questa prospettiva teorica mostrando come, a partire da un brano di Chopin studiato da Schenker, la teoria di Simon sia capace di mettere in luce alcuni aspetti strutturali di rilievo e altrimenti non riconoscibili.