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Strumenti ad arco nell’iconografia della Commedia dell’Arte cinquecentesca: indizi sulle viole

Autore Giulia Sarno
Collana per archi
N. 11 (dicembre 2019)
Dimensioni 17×24, pp. 167 (65-99)
Anno 2019
ISBN 9788870969993

Il contributo segue quello pubblicato nel 2018 sul numero 10 di «per archi» sulle occorrenze della lira da braccio nell’iconografia cinquecentesca della Commedia dell’Arte, e forma con quello un “dittico”. Dopo aver affrontato brevemente i problemi di identificazione organologica, si passa alla disamina dei documenti che mostrano performer afferenti alla costellazione della Commedia nell’atto di suonare strumenti descrivibili come viole. Le fonti presentano una grande varietà di assetti: le viole sono impiegate sia da sole sia in ensemble, sia per esecuzioni strumentali sia in accompagnamento di una o più voci. Se l’eterogeneità dei profili conferma la mancata standardizzazione delle famiglie della viola e del violino a questa altezza cronologica, gli strumenti sono nondimeno accomunati da almeno un tratto: sono strumenti di piccola taglia, maneggevoli, suonabili anche in movimento (nel corso di un’azione fisica) e facili da trasportare nel bagaglio dei comici itineranti. Tra le tipologie performative raffigurate nelle fonti, la serenata spicca per l’alto numero di occorrenze e per lo stretto legame con la drammaturgia comica.