I Bononcini. Da Modena all'Europa (1666-1747) Visualizza ingrandito

1666–1747. L’Accademia Filarmonica di Bologna nella prassi editoriale e nella diffusione europea della musica strumentale

Autore Annarosa Vannoni – Romano Vettori
Curatela Marc Vanscheeuwijck
Collana Studi e Saggi
N. 31
Dimensioni 17×24, pp. XIX+372
Anno 2020
ISBN 9788855430272

L’Accademia Filarmonica di Bologna nella prassi editoriale e nella diffusione europea della musica strumentale
In 1666, the year of publication of the Primi frutti del Giardino musicale, a due violini e basso continuo (the first printed work of Giovanni Maria Bononcini), the Accademia Filarmonica of Bologna was founded. It quickly became the fulcrum of local and national musical life, an institutional point of reference for not only Emilian, but also Italian and European, professional musicians. At century’s end and in the decades to come, the Accademia gained great renown through its members, who spread the characteristics of instrumental and vocal music. The Bononcinis of Modena exemplify the excellence of this diaspora of Italian music and of its transfer abroad. This study is articulated in two tightly linked parts. The first half analyzes in depth the diffusion of the printed compositions of Bolognese Accademia members, first in Bolognese and then in European publishing. The publications of the Bononcinis are the first witnesses to the circulation of Italian music and treatises in an ever-broadening array of publishers and dedicatees.
The second part documents and illustrates the major theoreticians, performers, and composers of the Accademia Filarmonica in their activity through their works preserved and their performing forces. The research trajectory is based on Accademia documents, many unpublished, which have not yet been the subject of systematic study. These materials belong to both the historical archive and the original collection of music donated by the founder Vincenzo Maria Carrati and then enlarged by the Accademia members themselves. We will demonstrate the strongly organic nature of the seventeenth-century prints (including the treatises), a resource used in the weekly “exercises” and reference point for the theoretical debates in which the Accademia was the recognized international arbiter.

Annarosa Vannoni si è laureata in lettere discutendo una tesi in estetica con il prof. Rosario Assunto. Parallelamente agli studi umanistici ha intrapreso quelli musicali (arpa) con Maria Antonietta Carena Amadori. Terminato il percorso accademico ha seguito vari corsi di perfezionamento in musicologia, economia del teatro e dello spettacolo. Si è specializzata in biblioteconomia musicale frequentando numerosi corsi specialistici e di aggiornamento per bibliotecari musicali. Ha approntato lavori di schedatura e di ricerca in biblioteche e archivi. Ha pubblicato diversi saggi per importanti associazioni concertistiche, riviste italiane e straniere, istituzioni musicologiche e storiche tra cui la Società Italiana di Musicologia. Ha partecipato a convegni nazionali e internazionali conducendo ricerche di carattere storiografico. Ha frequentato vari corsi di paleografia musicale, ha pubblicato saggi su musicisti del XVI e XVI secolo e trascritto musiche soprattutto del periodo barocco. Si è occupata di Angelo Berardi (del quale ha trascritto l’op. XIII) partecipando a convegni e conferenze a lui dedicate (in particolare Sagra musicale Malatestiana e GATM) occupandosi prevalentemente della sua opera teorica. Nel suo percorso di valorizzazione del patrimonio legato alla città di Rimini e al suo entroterra sono di maggiore interesse la Ricostruzione del carteggio tra Giovanni Pascoli e Marco Enrico Bossi (CLUEB 2012), la Storia della musica sacra a Rimini (in Storia della Chiesa Riminese dalla Restaurazione ai nostri giorni, 2015), Le fonti per la storia della musica dell’Archivio storico Diocesano di Rimini (in La Musica in Chiesa: Le raccolte musicali negli Archivi Ecclesiastici dell’Emilia Romagna, 2015). Da alcuni anni assieme ad altri studiosi svolge attività di ricerca sui rapporti e interconnessioni letterarie e musicali tra Firenze e Bologna. Gli esiti sono stati pubblicati negli Atti del Convegno Internazionale su Maria Malibran e negli Atti del convegno internazionale su Franz Liszt a Rennes. Ha condotto anche molti studi di genere in collaborazione con diversi musicisti che eseguono partiture di compositrici dimenticate. In occasione della riapertura del Teatro di Rimini ha curato assieme alla sorella il volume Il Teatro oltre la memoria ricostruendo anche la cronologia degli spettacoli. È responsabile della Biblioteca del Conservatorio «G. B. Martini» di Bologna dove insegna Bibliografie e metodologia della ricerca.
<annarosavannoni@gmail.com>
Romano Vettori (1955) ha compiuto gli studi classici iniziando nel contempo lo studio del pianoforte (Mo Bruno Mezzena) e della Composizione (Mo Renato Dionisi). Nel 1981 si è laureato in Discipline della Musica presso l’Università di Bologna (D.A.M.S.) e nel 2011 vi ha conseguito il Dottorato di Ricerca in Musicologia e Beni Musicali. Ha fatto parte del comitato di redazione della rivista Quadrivium e di «Studi e Materiali per la storia dell’Accademia Filarmonica di Bologna». Ha effettuato la sistemazione e la catalogazione del fondo musicale della Civica Biblioteca «G. Tartarotti» di Rovereto (1980–83), progettato e coordinato la riqualificazione dell’archivio-biblioteca dell’Accademia Filarmonica di Bologna (2001–03). Nel 1991 è stato aggregato alle storiche Accademia degli Agiati di Rovereto (1750) e Accademia Filarmonica di Bologna (1666); presso quest’ultima ha ricoperto la carica di Consigliere d’Arte (1997–2005), dal 2006 a tutt’oggi ricopre quella di Archivista. È coordinatore del Centro studi e ricerche A.M.I.S. – Accademia Filarmonica. Dal 1984 insegna presso i Conservatori di Musica italiani (Storia della musica 1984–95, Direzione di Coro e Repertorio Corale per la Didattica della musica 1996–). Di quest’ultima materia è Titolare presso il Conservatorio «G. Tartini» di Trieste. Ha pubblicato numerosi studi su riviste e in collane a carattere internazionale (Rivista Italiana di Musicologia, Quadrivium, Europa delle Corti). Ha partecipato a numerosi convegni internazionali e ha pubblicato numerose trascrizioni di polifonia sacra e profana del ’500 e di musica concertata del primo ’600, mettendo in luce opere inedite di notevole interesse storico ed artistico. Di particolare importanza l’opera completa madrigalistica di G. Contino (maestro di cappella alla corte tridentina di Cristoforo Madruzzo), per la collana dei «Monumenti Musicali Italiani» della Società Italiana di Musicologia (1987, 1994), i Salmi a 3 e 4 cori di P. Lappi (LIM, Lucca 2010) e Messe e mottetti policorali di E. Radesca (LIM, Lucca 2011). Ha pubblicato inoltre studi e documenti inediti sull’Accademia Filarmonica e i suoi membri (G.A. Perti, G. Savani, M. Malibran, F. Busoni, R. Zandonai). Svolge attività concertistica (Ensemble vocale Vox Hesperia, Orchestra Barocca e coro della Mitteleuropa), di incisione discografica (Bongiovanni, Fonè, Stradivarius) e di organizzazione musicale (Accademia di Musica Antica – Premio Bonporti e Premio Ferrari).
<romano.vettori@conts.it>