I Bononcini. Da Modena all'Europa (1666-1747) Visualizza ingrandito

«Per l’ammirabile armonia che spiegò con il flauto». Antonio Bononcini, Giuseppe I, Vienna e il flauto dolce: su alcune cantate inedite

Autore Angela Romagnoli
Curatela Marc Vanscheeuwijck
Collana Studi e Saggi
N. 31
Dimensioni 17×24, pp. XIX+372
Anno 2020
ISBN 9788855430272

The Österreichische Nationalbibliothek preserves a small number of chamber cantatas with recorders, some of which are attributed to Giovanni and Antonio Bononcini. Those by Antonio in particular are of great interest, because they are conceived as a collection (three for soprano and three for contralto), provided with separate parts and analogous to another group of cantatas with strings (studied by Livio Marcaletti). The single parts have been undervalued in the research on this repertory and ignored in performance, probably because they are catalogued under a different shelf mark than the score; yet they constitute an element of considerable interest for the particularities relating to performance practice that they bring out. The analysis of the six cantatas is anchored in the Viennese context of the early eighteenth century, against the backdrop sketched by Lawrence Bennett in his monograph on the Italian cantata in Vienna; it attempts to identify the possible performers, among them probably the Emperor Joseph I and other members of the Austrian royal house. The study extends as well to examples drawn from repertoire with recorder by other composers.

Angela Romagnoli è professore associato presso il Dipartimento di Musicologia e Beni Culturali dell’Università di Pavia (sede di Cremona) e insegna Storia della prassi esecutiva, Storia della danza e della musica per danza, Drammaturgia musicale. Laureata in Musicologia e Dottore di ricerca in Filologia Musicale, ha studiato flauto dolce e clarinetto classico con Nina Stern presso la Civica Scuola di musica di Milano. I suoi ambiti di ricerca sono la storia della prassi esecutiva, del teatro musicale e dello spettacolo del Sei e Settecento, con particolare attenzione anche agli aspetti riguardanti la scena e gli allestimenti; ha collaborato anche a diverse prime esecuzioni moderne di opere del periodo barocco, tra cui Jephte, La pazienza di Socrate con due mogli e I desideri d’Echo e di Narciso di Antonio Draghi, La pace di Mercurio di Tommaso Traetta, Galantina e Pampalugo di Francesco Bartolomeo Conti. Oltre all’attività accademica ha sempre partecipato attivamente alla vita di associazioni e istituzioni culturali italiane e internazionali; numerose sono le collaborazioni con gruppi musicali (Ensemble Zefiro, Bozen Baroque Orchestra, Accademia Montis Regalis tra le altre), associazioni e enti concertistici (tra cui Konzerthaus di Vienna, Festwochen di Innsbruck, Festival Monteverdi di Cremona), istituzioni di formazione e rappresentanze culturali italiane all’estero (tra cui Università di Vienna, Accademia Janáček di Brno, Università di Évora, Istituto Italiano di Cultura di Praga), come consulente musicologica e organizzatrice di eventi culturali. Attualmente è membro della direzione artistica del festival Settenovecento di Rovereto. Fa parte del Comitato direttivo delle European Mozart Ways. È socia dell’Accademia degli Agiati di Rovereto. <angela.romagnoli@unipv.it>