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Le Romantisme conte lui-même. L’Espagne dans Carmen et Don Carlos : une poétique du lieu commun
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| Author | Adèle Yvon |
| Editor | Camillo Faverzani |
| Series | Sediziose voci. Studi sul melodramma |
| Nr. | 7 |
| Size | 17×24, pp. XXV+462 |
| Year | 2018 |
| ISBN | 9788870969429 |
Si l’Espagne a fasciné les générations romantiques, sa représentation dans la production littéraire de l’époque n’est pas conditionnée par la recherche de l’exotisme mais plutôt par l’engouement libéral, au point que s’est sédimenté un code de l’hispanisme exaltant le libéralisme. Lorsque ces œuvres sont récupérées par d’autres auteurs, leurs structures narratives demeurent mais le symbolisme de l’Espagne n’a plus la même fonction. Cette étude comparée des figures espagnoles de Carmen et de don Carlos chez Schiller et Mérimée, Verdi et Bizet, analyse la fonction de l’imaginaire espagnol afin de montrer que, s’il étaye une utopie libérale, il finit par devenir la clé de voûte d’une représentation désenchantée du monde et de l’humanité. Cette réappropriation subversive et critique est une dénonciation des idéaux du Romantisme, sensible à la fois dans les choix dramaturgiques et musicaux.
Se la Spagna ha affascinato le generazioni romantiche, la sua rappresentazione nella produzione letteraria coeva non viene condizionata dalla ricerca dell’esotismo, ma piuttosto dall’infatuazione liberale, tanto che si è sedimentato un codice dell’ispanismo che esalta il liberalismo. Quando le opere vengono recuperate da altri autori, rimane la struttura, ma il simbolismo della Spagna cambia funzione. Lo studio comparato delle figure spagnole di Carmen e don Carlos in Schiller e Mérimée, Verdi e Bizet, analizza la funzione dell’immaginario spagnolo per mostrare che, se corrobora l’utopia liberale, esso finisce col diventare la chiave di volta di una rappresentazione disincantata del mondo e dell’umanità. Un simile riappropriarsi sovversivo e critico è una forma di denuncia degli ideali del Romanticismo, sensibile tanto nelle scelte drammaturgiche quanto in quelle musicali.
Se la Spagna ha affascinato le generazioni romantiche, la sua rappresentazione nella produzione letteraria coeva non viene condizionata dalla ricerca dell’esotismo, ma piuttosto dall’infatuazione liberale, tanto che si è sedimentato un codice dell’ispanismo che esalta il liberalismo. Quando le opere vengono recuperate da altri autori, rimane la struttura, ma il simbolismo della Spagna cambia funzione. Lo studio comparato delle figure spagnole di Carmen e don Carlos in Schiller e Mérimée, Verdi e Bizet, analizza la funzione dell’immaginario spagnolo per mostrare che, se corrobora l’utopia liberale, esso finisce col diventare la chiave di volta di una rappresentazione disincantata del mondo e dell’umanità. Un simile riappropriarsi sovversivo e critico è una forma di denuncia degli ideali del Romanticismo, sensibile tanto nelle scelte drammaturgiche quanto in quelle musicali.