Poesia e musiche Visualizza ingrandito

Musica e architettura

Il punto di vista dei musicisti

Maggiori dettagli

Curatela Franco Ballardini, Massimo Priori, Francesco Schweizer, Anna Vildera
Collana Musicografie
N. 24
Dimensioni 17×24, pp. X+377
Anno 2023
ISBN 9788855431941

Il tema non è nuovo ma le sue variazioni sono infinite e il libro ne propone volutamente alcune fra le meno scontate. Affronta ad esempio in termini problematici (Vasco Zara) il rapporto fra musica e architettura riesaminando la trattatistica musicale dal medioevo all’Ottocento, e mostra come la policoralità veneziana di fine ’500 si sia rapidamente diffusa a livello europeo (Helen Geyer), indaga su un personaggio come Antonio Niccolini (Marco Bizzarini), architetto di teatri e promotore di spettacoli musicali, e analizza la concezione dello spazio/tempo nella cultura giapponese (Christoph Hahn) e i paesaggi sonori del compositore turco contemporaneo Fazıl Say (Andreas Krause), ripercorre le ricerche sull’acustica ambientale di suoni registrati e riprodotti o teletrasmessi (Marco Russo) e si pone, anche se con molta ironia, interrogativi estetologici di ampia portata (Giovanni Guanti). Buona parte del volume è dedicata in particolare al rapporto fra le due arti nella musica contemporanea (fra XX e XXI secolo), attraverso nuove analisi di casi illustri o l’esposizione di poetiche più recenti: Iannis Xenakis è riconsiderato nel contesto artistico e filosofico dell’epoca (Séverine Bridoux-Michel), così come le musiche di Morton Feldman per la Rothko Chapel (Cosimo Colazzo), le sperimentazioni di Karlheinz Stockhausen sono inserite in un suo percorso di lungo periodo (Massimo Priori), un’opera di Giacinto Scelsi ne rivela la ricerca di omologie spazio-temporali profonde (Francesco Schweizer); Claudio Ambrosini racconta e spiega i suoi numerosi lavori basati sulla propagazione del suono nello spazio o su soggetti/oggetti architettonici, Jean-Luc Hervé descrive varie sue opere suggerite dalla topografia dei luoghi e dalla trasformazione dei suoni che li attraversano, Javier Torres Maldonado sottolinea la funzione formale che la componente spaziale assume nel definire l’estensione e la struttura di sue composizioni.

Autore

Titolo

Franco Ballardini

Prefazione

Vasco Zara

Musica e architettura: la prospettiva storica (1). La parola ai musici

Helen Geyer

Musica dal “cielo”. La cappella celeste. Stimoli e relazioni tra la Serenissima e la Germania centrale

Marco Bizzarini

Un architetto neoclassico all’opera: le idee di Antonio Niccolini per il Teatro San Carlo

Christoph Hahn

Nel giardino del tempo. Corrispondenze tra architettura, natura e musica nella cultura del Giappone

Andreas Krause

Città-paesaggi, architettura, cosmo-universo nella musica di Fazıl Say

Marco Russo

Fletcher, Stokowski e la nascita della “prospettiva dell’ascolto”

Séverine Bridoux-Michel

Architecture et musique: au-delà du “mythe Xenakis”

Giovanni Guanti

Glosse interlocutorie sul tema architettura–musica

Cosimo Colazzo

Rothko Chapel. Feldman, Rothko e i De Menil.Percorso di redenzione o loop senza uscita?

Massimo Priori

Pole di Karlheinz Stockhausen e l’auditorium di Osaka. Musica, spazio e architettura: alle radici di un pensiero compositivo

Francesco Schweizer

Spazio e tempo tra musica e architettura: la Suite IX “Ttai” di Giacinto Scelsi

Claudio Ambrosini

Costruire piramidi, ponti, prospettive, stanze, labirinti, giochi, ring,trompe-l’oreille