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Da Mantra a Licht. La tecnica della formula nella musica pianistica di Karlheinz Stockhausen

Autore Simonetta Sargenti
Collana Rivista di Analisi e Teoria Musicale
Dimensioni 17×24, pp. 136 (59-86)
Anno 2018
ISBN 9788855430081

La musica per pianoforte di Stockhausen svolge un ruolo particolare nel suo pensiero compositivo. I primi undici Klavierstücke (1952–1956), insieme alle coeve esperienze nel campo della musica elettronica, possono forse essere considerati la principale area di sviluppo del suo linguaggio musicale nei primi anni ’50 del secolo scorso. Essi aderiscono in modo abbastanza stringente ai principi tecnici della cosiddetta musica seriale. Dopo una pausa di 14 anni, Stockhausen riprese a comporre per il pianoforte nel 1970 con Mantra für 2 Pianisten. Questo pezzo inaugura una nuova prassi compositiva definita “Formel Komposition” che Stockhausen impiegherà fino al monumentale ciclo Licht (2003). Il mio studio vuole illustrare certi aspetti tecnici ed estetici che sono alla base di questo metodo attraverso esempi tratti da Mantra e da Geburtstags-Formel (incluso in Montag aus Licht come Klavierstück XIV). A differenza del serialismo totale di metà ventesimo secolo, elementi tecnici centrali del metodo sono espansioni elaborate (e più libere) di eventi sonori predeterminati, da cui un brano deriva, contraddistinte da molteplici parametri (altezza, dinamica, durata, articolazione, e via dicendo) e regolate da proporzioni numeriche evocative. Oltre a ciò, la Formel Komposition prefigura anche una nuova sorta di idee, come quella di musica simbiotica, che riflettono il mondo spirituale e filosofico di Stockhausen.

Simonetta Sargenti, nata a Milano, ha compiuto studi musicali, diplomandosi in Violino, Composizione e Musica elettronica al Conservatorio G. Verdi di Milano. Parallelamente ha conseguito la laurea in Filosofia e Musicologia all’Università Statale di Milano. Si è interessata in prevalenza alle applicazioni della tecnologia all’ambito musicale, focalizzandosi come interprete in particolare sul repertorio del XX e XXI secolo. Le sue composizioni, per differenti organici strumentali, includono live electronics e nastro magnetico. È attiva come musicologa e ricercatrice nell’ambito della musica elettroacustica, come pure dell’analisi e della teoria musicale. È docente di “Storia della Musica”, “Analisi dei repertori” e “Analisi della musica elettroacustica” presso il Conservatorio di Novara.