Sarebbe gran vantaggio i mortali coi cantici risanar Visualizza ingrandito

Amore ed emulazione, tra rivoluzioni, restaurazioni e neoclassicismo: L’oracolo sannita di Domenico Del Tufo e Nicola Antonio Zingarelli

Autore Camillo Faverzani
Collana Sediziose voci. Studi sul melodramma
N. 9
Dimensioni 17×24, pp. XI+228
Anno 2020
ISBN 9788855430678

Nel considerare L’oracolo sannita (1805) di Domenico Del Tufo per la musica di Nicola Antonio Zingarelli, lo studio si sofferma innanzitutto sul contesto storico della prima al Teatro di San Carlo di Napoli e smentisce una certa cattiva tradizione che fa spesso risalire l’opera al 1792 e la vede nascere ora a Torino, ora a Milano. Individua poi la fonte letteraria del libretto nei Mariages samnites, uno dei Contes moraux (1755–1759) di Jean-François Marmontel, già adattato in musica nel drame lyrique di André Grétry Les Mariages samnites (1776) su libretto di Barnabé Farmian Durosoy. Studia quindi l’evoluzione della trama e dei personaggi. Esanima la partitura in parallelo con il precedente operistico. E procede in ultimo ad un’analisi delle forme metriche ad essa correlate.