Essay's Author | Essay's Title |
Ulrich Mosch |
Questioni fondamentali della storia della musica in Svizzera nel XX secolo |
Ernst Lichtenhahn |
Le orchestre da camera di Paul Sacher. Centri di un’azione a vasto raggio |
Peter Reidemeister |
“Vasti campi per cercatori di tesori e pionieri”. Paul Sacher e le corrispondenze fra musica nuova e musica antica |
Matthias Kassel |
Percussioni per la nuova musica. Il Basler Schlagzeugensemble |
Philippe Dinkel |
Ansermet e la nascita dell’Orchestre de la Suisse Romande: genesi di un repertorio e di una filosofia della musica |
Christoph Keller |
Un’oasi per la Scuola di Vienna. I direttori d’orchestra Hermann Scherchen ed Erich Schmid a Winterthur e a Zurigo |
Martin Kirnbauer |
“… tutti scritti per la mecenate”. Antoinette Vischer e il suo cembalo moderno |
Anne C. Shreffler |
Reti di collaborazione: Heinz e Ursula Holliger |
Carlo Piccardi |
La musica moderna alla radio svizzera |
Heidy Zimmermann |
Il suono del grande e vasto mondo. Il Festival mondiale della mush della SIMC a Zurigo nel 1957 |
Klaus Schweizer |
Incontro fra generazioni, confronto di personalità. La Festa dell’Associazione dei Musicisti Svizzeri nel 1975 a Basilea |
Anselm Gerhard |
“Modernismo classicista” in une paese neutrale. La situazione dei compositori svizzeri negli anni Venti |
Hermann Danuser |
Dimensioni dell’immaginario nella musica oratoriale svizzera |
Ulrich Mosch |
Dal “drame biblique” con musica all’oratorio. Judith di Arthur Honegger (1925/1927) |
Silvia Wälli |
“Una visionaria arte grafica”: Das Gesicht Jesajas di Willy Burkhard (1933-1935) |
Susanne Gärtner |
“… l’opera d’arte religiosa dovrebbe far dimenticare il suo creatore…”. Il Golgotha di Frank Martin (1945-48) |
Jacques Lasserre |
Un grande affresco dell’esistenza umana. Media in vita di Armin Schibler (1956-58) |
Ulrich Mosch |
La Danza macabra di Basilea in veste moderna |
Ulrich Mosch |
La dodecafonia in Svizzera |
Patrick Müller |
Fra neoclassicismo e avanguardia: la didattica della composizione in Svizzera dopo il 1945 |
Robert Piencikowsk |
Un esperimento pedagogico. I corsi superiori di composizione alla Musik-Akademie di Basilea all’inizio degli anni Sessanta |
Roman Brotbeck |
Il paese dell’Esposizione nazionale: una gestazione difficile e i figli ribelli. L’avanguardia musicale nella Svizzera degli anni Sessanta e primi Settanta |
Erich Singer |
“Di queste città resterà: ciò che le attraversava, il vento!”. A proposito della Marcia funebre di Robert Suter (1980-81/1994) |
Anton Haefeli |
“Vegghio, penso, ardo … ”. Namenlos di Rudolf Kelterborn, sei composizioni per grande ensemble e suoni elettronici (1995-96) |
Matthias Kassel |
Cosmopolita nel senso migliore: Klaus Huber e la sua opera-manifesto Erniedrigt geknechtet – verlassen – verachtet… (1975/1978-81/1982) |
Thomas Gartmann |
Mondi ri-composti. Siegel op. 3 di Christoph Delz (1976) |
Sigfried Schibli |
Dall’eccezione alla regola. Il teatro musicale in Svizzera dopo il 1950 |
Max Nyffeler |
“Joe, fa’ ancora la musica di allora!”. Die Schule der Frauen di Rolf Liebermann (1954-55/ 1957): un tentativo di far rinascere l’opera buffa |
Michael Kunkel |
“…forse con musica”. Schneewittchen di Heinz Holliger (1997-98), opera in cinque scene, prologo ed epilogo da Robert Walser |
Bernhard Echte |
“Dileguarsi è la loro vita”. Robert Walser e i suoni |
Matthias Kassel |
Nazionalismo o potenziale creativo? Rapporti col folklore nella musica svizzera del XX secolo |
Matthias Kassel |
“Motivazione: eccesso di componenti straniere”. La Svizzera come paese d’esilio per i musicisti durante la seconda guerra mondiale |
Ulrich Mosch |
“… non si arriva mai a conoscersi veramente se non in occasione di un lavoro comune”. La burlesca Renard di Igor Stravinskij (1915-16) |
Dominik Sackmann |
Tre volte costretto all’esilio: Adolf Busch |
Felix Meyer |
Verso l’emigrazione: Béla Bàrtok e il Divertimento per orchestra d’archi |
Thomas Gerlich |
Un nuovo inizio nella “patria d’elezione”? A proposito dell’Hommage à Paul Klee di Sàndor Veress |
Ales Brezina |
“Dove sia la prossima tappa del nostro viaggio, io non lo so”. Die griechische Passion di Bohuslav Martin, dramma dell’emigrazione (1954-57/1957-59) |
Theo Mäusli |
“Musica svizzera: un settore nel fronte della difesa spirituale del paese” |
Georges Starobinski |
Una “légende dramatique” in stile popolare. Nicolas de Flue di Arthur Honegger (1938-39) |
Felix Wòrner |
Un’opera di un “compositore particolarmente moderno”. Il St. Jakob an der Birs di Conrad Beck (1943-44) |