Corelli e il “violinismo romano”: un’indagine quasi indiziaria Visualizza ingrandito

Una compositrice: Rebecca Clarke

Autore Giulia Guardenti
Collana per archi
N. 10 (marzo 2018)
Dimensioni 17×24, pp. 169
Anno 2018
ISBN 9788870969337

Conosciuta prevalentemente nel mondo anglosassone, la violista e compositrice inglese Rebecca Clarke è una delle principali rappresentanti della composizione musicale in Gran Bretagna, nella prima metà del Novecento. Musicista dalla personalità estrosa e poliedrica, è stata molto attiva sia in campo compositivo che performativo, esibendosi come solista e in formazioni cameristiche e collaborando con i più grandi artisti della sua epoca. Il suo lavoro più conosciuto, la Sonata per viola e pianoforte del 1919, è uno dei più importanti brani del repertorio violistico. Un’analisi formale del brano ne mette in luce gli aspetti stilistici più singolari, che possono essere letti anche nella chiave storica e sociale della questione di genere che ha caratterizzato la prima metà del secolo scorso. Infatti attraverso la sua Sonata, che solo all’apparenza rispecchia i canoni della forma-sonata, Rebecca Clarke non solo sovverte il ruolo della donna nel mondo della composizione e della musica, ma dimostra l’esistenza di un’assoluta parità di genere in campo compositivo.