Nomen omen: Giuseppe Polvini Faliconti impresario del Settecento romano
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Autore | Orietta Sartori |
Collana | Recercare - Rivista per lo studio e la pratica della musica antica - Journal for the study and practice of early music |
N. | XXIX/1-2 2017 |
Dimensioni | 17×24, pp. 284 |
Anno | 2017 |
ISBN | 9788870968996 |
Nel saggio viene ricostruita l’attività di Giuseppe Polvini Faliconti, uno dei più importanti impresari teatrali operanti a Roma nella prima metà del Settecento. Polvini Faliconti fu responsabile degli allestimenti di opere in musica nei quattro maggiori teatri romani del tempo: la Pace, il Capranica, il Tordinona e l’Argentina, di cui fu il primo impresario. Vengono presentati e analizzati tutti gli allestimenti da lui diretti dal 1719 al 1741, grazie a dettagliate notizie su librettisti, compositori, cantanti, dedicatari, scenografi e altre maestranze. Di ciascuno spettacolo viene offerto l’elenco completo delle mutazioni di scena. Numerose notizie tratte da documenti d’archivio, avvisi, giornali e diari dell’epoca, come pure dall’epistolario di Pietro Metastasio, consentono di ricostruire la vita dell’impresario, a partire da alcuni inediti elementi biografici relativi alla sua famiglia, e mettono in luce sia i legami d’amicizia che lo legarono a celebri personalità della Roma settecentesca, come con il pittore Pier Leone Ghezzi, lo stampatore, specializzato in incisioni, Filippo de Rossi, il violoncellista Giuseppe Maria Peroni, e lo stesso Metastasio, sia la protezione di cui godette da parte del cardinale Pietro Ottoboni. Viene, infatti, adombrata l’ipotesi che il porporato veneziano si avvalesse di Polvini Faliconti per condizionare la vita teatrale romana del tempo.
Le nuove acquisizioni documentarie permettono, tra l’altro, di attribuire la proprietà del teatro della Pace a Polvini Faliconti, e di conoscere gli onorari che corrispose agli artisti ingaggiati per la stagione 1741 del teatro Argentina, tra cui quelli effettivamente corrisposti ai compositori Giuseppe Scarlatti e Nicolò Jommelli.