“Aria” di Rimini: rimandi improvvisativi in Unum pulchrum e Salve cara Deo tellus di Ludovicus de Arimino
Autore | Francesco Rocco Rossi |
Curatela | Julie E. Cumming, Jesse Rodin, Massimiliano Locanto |
Collana | Rivista di Analisi e Teoria Musicale |
Dimensioni | 17×24, pp. 263 (25-51) |
Anno | 2017 |
ISBN | 9788870968927 |
La prima parte di questo saggio si concentra su un gruppo di brevi composizioni attestate in Tr. 87 che presentano condotte legate alla prassi improvvisativa, grazie soprattutto alla loro struttura formale e alla presenza di moduli melodici e polifonici ricorrenti. Dalle analisi di questi pezzi vengono ricavate informazioni utili per avviare la costituzione di un paradigma analitico funzionale al riconoscimento di tracce improvvisative all’interno di composizioni scritte, e viene altresì dimostrata l’afferenza al repertorio dei tenores delle basses danses destinate a rielaborazione in sede esecutiva. La seconda parte del saggio evidenzia i legami con il repertorio improvvisativo di due composizioni di Ludovicus de Arimino, entrambe attestate in Tr. 87. Si tratta di Salva cara Deo tellus (l’intonazione a 3 voci della canzone all’Italia di Petrarca) e Unum pulchrum a 2 voci. Entrambe risultano dotate di un impianto fortemente modulare, che ne rivela l’origine improvvisativa e rimanda a una possibile performance alla lira.