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Brahms e il Walzer. Storia e lettura critica

Autore Caracciolo, Marina
Collana Musica Ragionata
N. 14
Dimensioni 14×21, pp. VII+165
Anno 2004
ISBN 9788870963625

«Brahms e Walzer! Sulla elegante copertina del fascicolo le due parole si guardano l’un l’altra con stupore. Il serio, taciturno Brahms, lo schietto alunno di Schumann, un tedesco del nord, protestante e misantropo com’è, scrive Walzer? Una parola scioglie l’enigma: Vienna». Così cominciava il lungo articolo intitolato Waffenruhe am Klavier (“Armistizio al pianoforte”), con cui, nell’agosto del 1866, Eduard Hanslick la pubblicazione dell’op. 39. Secondo il parere del critico musicale, l’unica ragione che poteva aver indotto il compositore a questa sorta di “resa” non poteva essere che Vienna, quella stessa città che aveva convinto Beethoven a scrivere le Mödlinger Tänze, Schumann a comporre il Faschingsschwank aus Wien. Il volume è stato insignito del «Premio cultura» della Presidenza del Consiglio dei Ministri per l’anno 2005 e del Premio Villa Morosini (Rovigo) per l’anno 2007.