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Metamorfosi laterali

Migrazioni di drammaturgie e soggetti nell’opera italiana tra Sette e Ottocento

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Autore Paolo Russo
Collana Studi e Saggi
N. 34
Dimensioni 17×24, pp.XI+193
Anno 2020
ISBN 9788855430371

Crocevia del teatro internazionale, nei decenni tra Sette e Ottocento l’opera italiana ridefinisce profondamente la propria drammaturgia: indaga nuove situazioni sceniche, metabolizza soggetti e modelli teatrali più disparati, li restituisce alle principali capitali europee in nuove forme sonore. Il trapianto da un sistema formale ad un altro genera metamorfosi che dilagano nei due sensi: mutano i soggetti narrativi e drammatici assimilati mentre definiscono nuove idee di musica scenica e di rappresentazione in musica. 
Non era stato un percorso lineare perché metteva in discussione convinzioni radicate, modelli mentali inconsapevoli, pratiche sociali vischiose e resilienti. Come spesso accade nelle vicende storiche, l’esito fu l’impredicibile risultante di energie differenti, la riflessione teorica ed estetica da una parte e la pratica quotidiana della bottega artistica di compositori, cantanti, librettisti dall’altra; talora assommate, talvolta divergenti, comunque con ordini di priorità diverse. 
Questo volume procede dunque per sondaggi: studia sei casi compresi tra il 1750 e il 1830, ne esamina i contesti storici, le ascendenze testuali, la rete di riferimenti drammaturgici volta a volta distesi. Indaga soprattutto l’assimilazione delle drammaturgie francesi e coreutiche nell’opera italiana, man mano che si permeava di declamazione e di pantomima. I riferimenti intertestuali tra generi drammatici sono studiati soprattutto nella drammaturgia seria di Traetta, Sarti, Tritto, Manfroce, Bellini; come permeino anche l’opera comica è sondato nel caso di due autori particolarmente eclettici e poliedrici: Egidio Duni, nel suo nascente interesse per l’opéra-comique, e Francesco Gnecco che riversa nelle sue opere la sua multiforme attività di compositore, librettista, probabilmente anche attore dilettante.

Paolo Russo insegna Drammaturgia musicale nell’Università di Parma. Le sue ricerche hanno indagato soprattutto l’opera francese settecentesca (La parola e il gesto. Studi sull’opera francese nel Settecento, LIM 1997), l’opera italiana tra Sette e Ottocento (‘Medea in Corinto’ di Felice Romani, Storia, fonti e tradizioni, Olschki 2004), le drammaturgie operistiche all’incrocio con altri generi drammatici, coreutici, tragici, i materiali musicali degli archivi di Parma da cui sono usciti studi su Duni e Paer (I due mondi di Duni. Il teatro musicale di un compositore illuminista tra Italia e Francia, LIM, 2014 e Ferdinando Paer tra Parma e l’Europa, Marsilio 2008, entrambi a sua cura). I suoi studi si sono rivolti anche all’opera di Berlioz (H. Berlioz, ‘Sinfonia Fantastica’. Una guida, Carocci, 2008) e di Bach (Le passioni di Bach, Mursia, 2012/2). Oltre alla ricerca si occupa anche di divulgazione e didattica della storia della musica (Musica e società. II: Dal 1640 al 1830, in collaborazione con Paolo Fabbri e Alessandro Roccatagliati, LIM, 2019/2).