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Beethoven

Autore Paul Bekker
Curatela Francesco Bussi
Collana Musica Ragionata
N. 22
Dimensioni 17×24, pp. XXIII+388
Anno 2020
ISBN 9788855430586

Il nome di Paul Bekker (Berlino, 11 settembre 1882 – New York, 13 marzo 1937) è noto oggi soprattutto agli studiosi dell’opera di Beethoven e di Mahler per via di due imponenti contributi critici la cui ricezione a livello storiografico ha oltrepassato con successo lo spartiacque della Seconda Guerra Mondiale […].

Fuggito in esilio nel 1934, si recò prima a Parigi e in seguito a New York, dove si trasferì definitivamente continuando la sua proficua attività di critico musicale e divenendo voce autorevole degli organi di stampa degli emigrati europei. Morì prematuramente a New York nel 1937 senza più rivedere il continente europeo, della cui vita musicale, durante gli anni culturalmente effervescenti della Repubblica di Weimar, era stato testimone attento e pugnace. […]

L’idea poetica che presiede per così dire alla formazione di tutte le idee poetiche che “abitano” le singole composizioni di Beethoven è per Bekker quella schilleriana e kantiana della libertà (aspetto indagato, fra i tanti, da Maynard Solomon nei suoi saggi beethoveniani), sicché Beethoven è presentato come un filosofo della musica, pensatore e poeta ad un tempo, il che non equivale però affatto, come suggeriva artatamente Walter Riezler nella sua requisitoria contro Bekker, a degradare il suo status di compositore. Beethoven è tuttavia per Bekker, oltre che “poeta in musica” (Tondichter), un autentico intellettuale, la cui statura morale di artista si erge come baluardo contro la crisi culturale e l’insicurezza esistenziale degli ultimi decenni dell’epoca guglielmina. […]
(dalla Prefazione di A. Fassone)

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