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Manfred di Byron–Schumann: Carmelo Bene alla Scala di Milano

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Il verso declamato e cantato. Romanticismo, teatro e sogno

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Autore Antonio Meneghello
Curatela Camillo Faverzani
Collana Sediziose voci. Studi sul melodramma
N. 7
Dimensioni 17×24, pp. XXV+462
Anno 2018
ISBN 9788870969429

Cette réflexion se propose de souligner le rôle de l’acteur et la dimension littéraire du texte dans ses rapports à la musique et aux langages contemporains. C’est le voyage du texte que l’on suit, de son auteur au librettiste, jusqu’à la dramaturgie de Carmelo Bene, la récitation et la chute des masques, la vérité du théâtre. L’étude fixe son attention surtout sur l’acte III du chef-d’œuvre, sur le personnage du père, dans ses relations au mythe d’Œdipe et à ses développements dans le drame d’Hamlet. La comparaison avec le personnage de Caïn, héros d’un texte de Byron postérieur de quelques années, lui fait face et déclenche une dynamique qui nous mène aux problématiques d’aujourd’hui.

La riflessione tende a sottolineare la componente attorale e lo specifico letterario in rapporto alla musica ed ai linguaggi della contemporaneità. Si segue il viaggio del testo, dall’autore al librettista, fino alla drammaturgia di Carmelo Bene, la recitazione e lo smascheramento della finzione, verità teatrale. Lo studio pone l’attenzione sull’atto III del capolavoro, la figura del padre, in relazione al mito di Edipo ed agli sviluppi nel dramma di Amleto. Il confronto con il personaggio di Caino, protagonista di un testo di Byron di pochi anni successivo, fa da contraltare e muove una dinamica che riconduce alle problematiche dell’attualità.