Die Musik des Mörders Visualizza ingrandito

Il dissoluto impunito, ossia l’acuto della «donna è mobile»: la catastrofe da Le roi s’amuse a Rigoletto

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Autore Saverio Lamacchia
Curatela Camillo Faverzani
Collana Sediziose voci. Studi sul melodramma
N. 7
Dimensioni 17×24, pp. XXV+462
Anno 2018
ISBN 9788870969429

Cet essai réfléchit sur l’utilisation particulière de l’aigu à la fin de «La donna è mobile» dans Rigoletto de Giuseppe Verdi. À la scène 2 de l’acte III le Duc de Mantoue termine sa mauvaise chanson à boire par un si2. À la scène 5 il s’endort avant d’atteindre toute conclusion. À la scène 9 le Duc conclut par un si3 aigu, emphatique et prolongé : une note tragiquement moqueuse et insultante aux oreilles de Rigoletto, en train de savourer le plaisir d’une vengeance qu’il croit à peine accomplie. C’est ainsi qu’apparaît la voix du Duc au spectateur ; l’effet est amplifié par rapport à ce qui se produit dans Le roi s’amuse de Victor Hugo. Les particularités spécifiquement musicales de la catastrophe permettent donc de comparé l’opéra et le drame parlé.

Il saggio riflette sul peculiare impiego dell’acuto conclusivo nella «Donna è mobile» del Rigoletto di Giuseppe Verdi. Nella scena 2 dell’atto III il Duca di Mantova chiude la sua canzonaccia da osteria col si2. Nella scena 5 si addormenta prima di arrivare a una qualsiasi conclusione. Nella scena 9 il Duca conclude con il si3 acuto, enfatico e tenuto: una nota tragicamente beffarda e insultante per le orecchie di Rigoletto, intento ad assaporare il gusto della vendetta che crede appena compiuta. Tale appare allo spettatore la voce del Duca, con un effetto potenziato rispetto a quanto accade nel Roi s’amuse di Victor Hugo. Le peculiarità specificamente musicali della catastrofe permettono quindi un confronto tra melodramma e dramma parlato.