Die Musik des Mörders Visualizza ingrandito

I promessi sposi nel melodramma: quasi un promemoria. Del libretto d’opera e del romanzo storico

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Autore Francesco Cento
Curatela Camillo Faverzani
Collana Sediziose voci. Studi sul melodramma
N. 7
Dimensioni 17×24, pp. XXV+462
Anno 2018
ISBN 9788870969429

Cette étude se réfère aux vicissitudes de la transposition des Fiancés d’Alessandro Manzoni à l’opéra. L’analyse se penche d’abord sur la relation entre le livret d’opéra et le roman historique italien et considère ensuite l’apport significatif d’Amilcare Ponchielli. Le compositeur de Crémone réalise deux versions musicales de ses Promessi sposi, en 1856 et en 1872, dans cette dernière mouture sur un livret d’Emilio Praga. Entre ces deux dates se situe l’opéra I promessi sposi (1869) d’Errico Petrella sur un livret d’Antonio Ghislanzoni. L’enquête sur les parodies de l’opéra dans les théâtres napolitains de la seconde moitié du XIXe siècle nous mène à une parodie du célèbre roman : I promessi sposi pour la musique de Luigi Bordese et les vers de Giuseppe Checcherini. Ici le célèbre personnage de don Abbondio n’est plus un curé mais le maire, napolitain, d’un hameau près de Lecco.

Lo studio fa riferimento alle vicende della trasposizione dei Promessi sposi di Alessandro Manzoni in melodramma. La disamina indaga dapprima sul rapporto tra il libretto d’opera e il romanzo storico italiano, quindi passa a considerare il significativo apporto di Amilcare Ponchielli. Il compositore cremonese realizza ben due versioni in musica dei Promessi sposi, nel 1856 e nel 1872, quest’ultima versione con libretto di Emilio Praga. Fra queste due date si pone l’opera I promessi sposi (1869) di Errico Petrella su libretto di Antonio Ghislanzoni. L’indagine sulle parodie del melodramma, realizzate nei teatri napoletani della seconda metà dell’800, conduce a una parodia del celebre romanzo: I promessi sposi con musica di Luigi Bordese e poesia di Giuseppe Checcherini. In questa, il famoso personaggio di don Abbondio non è un parroco ma il sindaco, napoletano, di un casale di Lecco.