Corelli e il “violinismo romano”: un’indagine quasi indiziaria
Autore | Antonella D’Ovidio |
Collana | per archi |
N. | 10 (marzo 2018) |
Dimensioni | 17×24, pp. 169 |
Anno | 2018 |
ISBN | 9788870969337 |
Attraverso un approccio storico-analitico, l’articolo si focalizza sulla musica per violino – solistica e d’assieme – prodotta a Roma nei decenni 1650-1670. La forte eterogeneità stilistica che contraddistingue tali musiche e la loro trasmissione spesso lacunosa, affidata quasi esclusivamente a copie manoscritte, hanno finora scoraggiato un’indagine vòlta a precisare meglio le caratteristiche del violinismo romano di epoca pre-corelliana. Tuttavia, se rimane certamente difficile racchiudere queste composizioni e i profili di compositori come Leoni, Stradella, Lonati, Mannelli nell’etichetta omnicomprensiva di “violinismo romano”, un’analisi dettagliata della scrittura e delle scelte formali adottate consente di precisare alcune peculiarità della musica violinistica di ambito romano e nel contempo di comprendere meglio quanto il contributo «de’ più valorosi professori musici di Roma» incise nella formulazione dello stile violinistico corelliano.