Un elenco veneto di composizioni del Trecento con inedite attribuzioni a Marchetto da Padova e altre novità

Una lista di incipit musicali vergata all’interno del bifoglio membranaceo che riveste una delle compilazioni teoriche riunite nel Ms. 5-2-25 della Biblioteca Capitular y Colombina di Siviglia, rivela che la precedente funzione del supporto, collocabile in area veneta intorno al settimo decennio del Trecento, era stata quella di contenere pezzi sciolti probabilmente destinati alla copiatura. Si tratta di trentacinque lavori in gran parte perduti, fra cui tre mottetti e una Gramatica di Marchetto da Padova assai utile a far luce sulle prime fasi della sua carriera didattica, un certo numero di composizioni liturgiche attribuite ad autori finora sconosciuti e, soprattutto, nuove testimonianze sull’attività di tre maestri della prima Ars nova come Jacopo da Bologna, Giovanni da Cascia e Piero, la cui interazione a Verona al servizio della corte scaligera — sinora documentata solo sul versante profano — può ora significativamente estendersi anche alla sfera del mottetto sacro.