Du Fay’s Use of Improvisatory Techniques in Resvellies vous et faites chiere lye Visualizza ingrandito

Henricus Tik and the Spectrum of Fuga

Autore John Milsom
Curatela Julie E. Cumming, Jesse Rodin, Massimiliano Locanto
Collana Rivista di Analisi e Teoria Musicale
Dimensioni 17×24, pp. 263 (77-104)
Anno 2017
ISBN 9788870968927

Negli ultimi anni, molte ricerche sul processo compositivo nella polifonia rinascimentale si sono concentrate sulla fuga, un termine che i teorici del Rinascimento usavano per i procedimenti oggi chiamati “imitazione” e “canone”. Questo studio propone nuovi modi di definire e descrivere le diverse categorie di fuga rigorosa, in cui le voci partecipanti si replicano esattamente, in termini di durate e intervalli. In particolare, l’autore si concentra sulla distanza temporale che separa le voci e propone l’uso del concetto di “unità”, come metodo per calcolare e definire tale distanza con precisione. Tutti i brani analizzati sono tratti da una Messa a tre voci senza titolo composta intorno al 1450 da Henricus Tik, un enigmatico musicista di probabile origine inglese. Secondo gli standard dell’epoca, questa Messa attinge con sorprendente varietà dall’ampio spettro di possibilità di fuga rigorosa, specialmente quelle che rispondono agli intervalli di quinta superiore e inferiore, piuttosto che all’unisono o all’ottava. Anche se l’uso di questa tecnica nella Messa di Tik coinvolge prevalentemente solo due voci, l’analisi si concentra anche sulla condotta della terza voce, che evidentemente era composta sulla base della fuga delle altre parti. Viene inoltre preso in esame il rapporto tra cadenza e fuga, e nell’ultima parte dell’articolo vengono suggerite alcune prospettive di sviluppo per la ricerca futura.